Veronika decide di morire – Recensione

Oggi proseguo con la sezione recensioni dei migliori libri per ragazzi, iniziata con La via del guerriero di pace. Da pochi mesi ho scoperto un autore molto interessante che, con i suoi romanzi e le sue storie, mi ha fatto capire perché sia così amato e seguito in tutto il mondo. Sto parlando di Paulo Coelho. Ho iniziato a leggere il suo capolavoro L’Alchimista alla fine dell’anno scorso, fino ad arrivare a un romanzo dal titolo forte e provocante: Veronika decide di morire.

Veronika è una ventiquattrenne slovena che vive a Lubiana; è una ragazza bella, intelligente e indipendente, con un lavoro sicuro e una vita tenuta sotto controllo, scandita dal tram tram quotidiano delle persone normali. Eppure, un giorno d’autunno del 1997, Veronika decide di morire: perché?

Due le motivazioni: la monotonia dell’esistenza, il fatto di aver già raggiunto tutto ciò che desidera e di non avere ulteriori stimoli, e il forte senso d’impotenza e inutilità di fronte a un mondo dipinto dai notiziari come catastrofico e malvagio.

Veronika si avvelena ingerendo un’alta dose di sonniferi, ma non è ancora giunta la sua ora: si risveglia, infatti, in un ospedale psichiatrico, dove le viene comunicato che il suo cuore è stato gravemente danneggiato e che le rimangono tra i cinque e i sette giorni di vita.

Di fronte a quella sentenza di morte ritardata rispetto alle previsioni, rinchiusa in quello strano edificio e circondata da persone folli secondo i canoni della società, la ragazza inizia un nuovo percorso di vita. Conosce persone nuove che non hanno mai fatto parte del suo modo di vivere: la gentile Zedka con i suoi problemi di depressione; Mari la saggia veterana, con le sue crisi di panico; il giovane Eduard, schizofrenico disilluso dalla vita, chiuso in un mondo tutto suo, fatto di arte e di sogni.

Veronika, un po’ alla volta, grazie al confronto con gli altri ricoverati e con il dottor Igor, comincia a cambiare la propria visione del mondo, passando dalla consapevolezza della morte a quella della vita. E imparando a vivere ogni momento come un miracolo.

Veronika decide di morire – Recensione

Veronika decide di morire è un romanzo di formazione che prende spunto anche dall’esperienza personale di Coelho, ricoverato in gioventù per tre anni in una clinica per malattie mentali solo perché considerato diverso nel suo intenso desiderio di voler essere un artista. Il personaggio di Eduard lo schizofrenico è un chiaro alter ego dell’autore (che ha dimostrato con l’esempio di aver realizzato se stesso).

Coelho mescola con saggezza e realismo diversi temi: la follia, il coraggio di essere diversi, i malesseri che affliggono la società moderna (depressione, crisi di panico e d’identità), la ricerca di se stessi. E non ultimo il suicidio, che talvolta vince quei ragazzi che entrano in crisi, che prendono una batosta dalla vita, e che purtroppo non riescono a uscirne fuori.

È un autore che amo molto per il suo desiderio e la capacità di raccontare storie di persone (spesso giovani) che, affrontando un percorso di crescita interiore, riescono a superare le difficoltà e a scoprire se stessi. Che è poi uno dei temi fondanti del mio blog, a cui tengo davvero molto.

Nonostante le tematiche trattate, Veronika decide di morire è lungi dall’essere un romanzo triste, deprimente e tragico: è, invece, un inno alla vita, al coraggio di viverla al massimo fino all’ultimo respiro, scoprendo ed esprimendo se stessi, perché normalmente le persone muoiono proprio nel giorno in cui pensano che non moriranno.

A questo punto sarai curioso o curiosa di scoprire nei dettagli come Veronika affronterà la sua sentenza di morte. Non ti resta che leggere questo ottimo romanzo:

Chiudo con una citazione di Veronika decide di morire:

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