La letteratura Young Adult è amata anche dagli adulti

Di recente ho letto un articolo interessante sul rapporto tra la letteratura Young Adult e il pubblico di lettori adulti.

La letteratura Young Adult nasce in origine negli anni Venti del secolo scorso nei paesi anglofoni e comprende tutti quei romanzi e quelle storie che hanno per protagonisti gli adolescenti tra i 12 e i 18 anni, con tutte quella serie di vicende e di problematiche che si vivono a quell’età.

L’articolo a cui mi riferisco è stato scritto da Damien Walters sul Guardian, in risposta alle critiche da parte di un paio di colleghi giornalisti. La diatriba in questione si basa sul fatto che questi ultimi considerino la letteratura Young Adult (abbreviata YA) una letteratura di serie B e che, di conseguenza, il numero sempre crescente di adulti che leggono questo genere dimostri un progressivo appiattimento culturale, per non dire addirittura la morte dell’età adulta americana.

Walters, invece, sostiene l’esplosione di questo genere letterario fra gli adulti, grazie a saghe ormai famose a livello mondiale come Harry Potter o Hunger Games. Secondo lui, il crescente interessamento dei grandi a letture destinate ai propri figli è dovuto al significato simbolico e allegorico nascosto in molti libri per adolescenti, in cui il male e il cattivo di turno rappresentano in qualche modo un mondo distorto creato dagli adulti stessi (basti pensare alle tante crisi attuali, da quella economica, a quella del lavoro, da quella energetica a quella esistenziale…). E questo dimostrerebbe, forse, una presa di coscienza e di consapevolezza dei grandi verso una realtà e una società odierna che non soddisfa appieno i propri figli. Una sorta di ammissione di colpa e di desiderio di ritornare giovani, di ritornare indietro, quasi a riparare il male creato…

Onestamente non m’interessa sapere a livello generale se la letteratura per adolescenti o Young Adult sia da considerarsi positiva o negativa, di alta o bassa qualità: credo che bisognerebbe valutare ogni singolo autore e ogni singolo romanzo pubblicato. E, secondo il mio punto di vista, uno degli elementi più importanti per giudicare la qualità di un libro, al di là della capacità d’intrattenere e dello stile narrativo, è la sua capacità di trasmettere emozioni e insegnamenti positivi in chi legge. Che lascino il segno e un messaggio significativo anche nella vita reale del lettore, come una sorta di ponte che unisca realtà e fantasia.

Se fossi madrelingua inglese, direbbero che sono un autore Young Adult, avendo scritto un romanzo d’avventura per ragazzi che ha come protagonisti dei tredicenni. Devo ammettere che sono piacevolmente sorpreso da alcune recensioni e commenti ricevuti da persone adulte che hanno letto il mio romanzo e che, in teoria, almeno qui in Italia, dovrebbero snobbare questo genere letterario, passandolo ai propri figli: questo sta a significare che ho scritto una storia che sa trasmettere valori importanti e universali adatti sia ai ragazzi che agli adulti, e questo non può che farmi un immenso piacere, perché significa che il lavoro in cui ho dato l’anima per anni ha dato i suoi frutti.

Insomma, la letteratura Young Adult è sempre più diffusa anche in Italia (grazie al proliferare negli ultimi anni del genere fantasy e fantastico a cui i ragazzi sono molto legati), e ha avuto il pregio di saper catturare anche molti adulti con lo spirito da adolescente, che sanno e vogliono ancora sognare come i propri figli.

Link all’articolo citato:

http://www.maredilibri.it/libri/tradotti-per-voi/narrativa-ya-per-tutti/

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