Una sera qualunque di alcuni fa mi ritrovai spaparanzato davanti alla Tv: dopo una lunga e pesante giornata di studio ero stanco morto e cercavo un momento d’evasione e di relax per la mia mente inquieta. Quanti di noi ragazzi (e non solo) si rispecchiano in questa situazione? “Guardare la Tv o leggere un libro?” mi ero domandato: alla fine prevalse la prima opzione.
Dopo alcuni secondi di zapping, con le dita che tamburellavano inconsapevoli sul telecomando, fermai la mia ricerca su un telegiornale.
“Ecco il TG… Sentiamo cosa dicono, restiamo aggiornati su cosa succede nel mondo…”.
Mai tentativo di relax fu più vano, poiché il menù dei titoli delle notizie fu quello di sempre: “Arrestato il politico Tal dei tali per aver sottratto fondi pubblici…”. “Continua a dilagare la sindrome dell’influenza aviaria, è panico da contagio in tutto il mondo…”. “Non si arresta l’ondata di violenza in Iraq, almeno cinquanta civili uccisi”. “Prosegue l’inchiesta sullo stupro della dodicenne da parte del padre…”. E all’ultimo, per addolcire quel pasto di notizie indigeste con un buon dessert, potei finalmente tirare un sospiro di sollievo e rilassarmi ascoltando il riassunto delle ultime vicende dell’Isola dei Famosi (onestamente, trovo più intrigante l’Isola del tesoro).
Più ascoltavo quella sequenza mitragliante di squallide notizie, più mi ritrovavo immerso in uno stato comatoso e semivegetativo, vittima di un’ipnotica impotenza di fronte a quello schermo irritante.
“Adesso basta!” pensai, resuscitando da quel coma profondo. “Perché devo ascoltare tutto questo schifo? Mi fa solo stare peggio, senza risolvere nulla. A cosa mi serve, realmente?”.
Spensi la Tv pigiando con rabbia il pulsante Power. Volevo rilassarmi e non pensare a nulla, invece mi ritrovavo più stressato di prima. Scommetto che anche tu hai provato una sensazione del genere dopo aver guardato o ascoltato le notizie del giorno.
Di recente avevo letto da qualche parte dei danni fisiologici della Tv sulle persone: ore e ore d’immobilismo davanti alla Tv a lungo andare danneggiano non solo le capacità motorie del nostro corpo, bensì anche i nostri neuroni e le nostre capacità cognitive. Tuttavia, questo potente mezzo esercita anche un’influenza sottile ma profonda a livello mentale ed emozionale. Lo intuii quella sera, facendo caso a come mi sentivo dopo aver ascoltato quel fiume di negatività, e ne ebbi conferma negli anni successivi: non solo leggendo molto sul tema della manipolazione delle masse, ma anche osservando la realtà che mi circonda.
La cosa scioccante è che guardare la Tv resta uno dei nostri passatempi preferiti (ahimè anche dei giovani) e, secondo un recente sondaggio, l’80% degli italiani crede e si fida di tutto ciò che viene detto e fatto passare dal piccolo schermo (solo perché ce lo dice una supposta autorità).
Riflettendoci bene il telegiornale, con la sua quotidiana dose di negatività e disfattismo che ti fa sentire triste, impotente e schifato dal mondo e dalle persone, è solo un elemento del puzzle: ci sono anche le tribune politiche, dove i politici fingono di litigare tra loro e usano paroloni senza proporre reali soluzioni, parlando di una ripresa economica che negli ultimi anni non c’è mai stata; ci sono i reality show programmati a tavolino per fare audience, con i loro personaggi d’indubbia qualità intellettiva pagati profumatamente da tutti noi; ci sono i talk show dove persone comuni spiattellano i fatti propri e riversano sullo schermo finte emozioni per incollarci passivamente allo schermo, immedesimandoci nei loro drammi.
Sono programmi inutili e spesso costruiti a tavolino che ci fanno sprecare il nostro tempo e non ci aiutano a ragionare con la nostra testa, influenzandoci con tanti esempi negativi. Questo credo sia un aspetto fondamentale soprattutto per noi giovani, che rappresentiamo il futuro dell’umanità.
La domanda che mi faccio è: “Tutti questi programmi mi servono davvero a qualcosa? A parte l’immediato ed effimero intrattenimento, migliorano davvero la mia vita? Mi aiutano a realizzarmi e a essere felice?”.
Quella sera, dopo aver spento la Tv, mi fiondai in camera mia (come faccio spesso) e mi misi a leggere, ottenendo quella pace e quel relax che tanto cercavo. Guardare la Tv è un’attività passiva che non richiede fatica; leggere un libro è un’attività attiva e impegnativa, che al contrario rinvigorisce il cervello (a meno che il libro non sia proprio ‘na schifezza!).
Se hai un buon libro tra le mani, puoi star certo che in lui troverai un buon amico e magari anche una fonte d’ispirazione e di saggezza dalla quale imparare qualcosa di costruttivo per te.
Chiaramente non voglio dire che la Tv in assoluto non serva a nulla (ogni tanto guardo un po’ di sport, qualche film o documentario degno di nota) e che un libro sia sempre migliore rispetto a un programma televisivo: dipende sempre dalla qualità del mezzo, da cosa cerchi e dal tuo livello culturale. Inoltre, se vuoi restare informato su ciò che succede nel mondo, hai internet dalla tua parte, con una marea di blog e siti d’informazione indipendente, grazie ai quali capire come vanno realmente le cose e farti una tua opinione in merito.
Personalmente, ho imparato con il tempo a limitare il più possibile l’uso della Tv nella mia vita e devo dire che la mia salute mentale ne ha alquanto giovato! Tanta negatività e futilità l’ho mandata a quel paese!
Guardare la Tv o leggere un libro? Qual è la tua scelta?
È una decisione che può influenzare molto il tuo futuro, non sottovalutarla…